Alphonse Allais – Comportamento
“Non sono certo il primo arrivato, io!” come disse il giovanotto presuntuoso che, invitato a colazione in villa, arrivò quando già tutti erano a tavola da un buon quarto d’ora.
“Non sono certo il primo arrivato, io!” come disse il giovanotto presuntuoso che, invitato a colazione in villa, arrivò quando già tutti erano a tavola da un buon quarto d’ora.
Spesso la mia schiettezza il mio essere diretta nel dire le cose viene scambiata con arroganza, questo un po’ mi dispiace ma preferisco sempre dire quello che penso che nascondermi dietro finti sorrisi!
Senti qualcosa scioglieri dentro. Non sapeva cos’era, perché non l’aveva mai provato. Tutte le domande di sempre trovarono in un attimo una risposta. Non certa, ma possibile. La libertà cehe aveva inseguito andandosene, forse per averla avrebbe dovuto restare. E forse ogni volta che aveva aumentato lo spazio intorno a sè, sempre meno aveva respirato.
Finiremo prima o poi per amare più le cose che le persone.
Nel finger d’esser “pro”, ed esser invero palesemente “contro”, diritto non ti darà ad alcuno sconto in un intelligente confronto.
– A me hanno insegnato che nell’anima di un uomo non c’è posto per dubitare.- Questo vi insegnano per chiudervi, carusi, in una corazza di doveri e false certezze. Come a noi donne, Mattia: altri doveri, altre corazze di seta, ma è lo stesso.- Devi avere ragione perché come una malinconia nuova mi prese e mi tiene da quando ‘sta parola dubbio ho incontrato.- È per timore di questa malinconia che l’uomo s’ammanta di certezze e detta credi. Ma ancora troppo bambino è l’uomo per sapere.
Le belle persone non le lascio scappare… le “lego” al Cuore.