Alphonse Allais – Comportamento
“Non sono certo il primo arrivato, io!” come disse il giovanotto presuntuoso che, invitato a colazione in villa, arrivò quando già tutti erano a tavola da un buon quarto d’ora.
“Non sono certo il primo arrivato, io!” come disse il giovanotto presuntuoso che, invitato a colazione in villa, arrivò quando già tutti erano a tavola da un buon quarto d’ora.
In questi casi, cosa ci rimane, se non l’inconfondibile follia del momento?, che non ci porta da nessuna parte, ma che ci fa perdere il senso d orientamento. Ed allora è li che dobbiamo aver con noi, sempre la bussola della propria coscienza di se.
È meglio pentirsi di ciò che si è fatto, o pentirsi per ciò che non si è fatto?
A volte mi va di fare il “normale” solo per curiosità. Guarda che ci provo, ma non ce la faccio, ed arrivo alla conclusione che i “normali” non esistono.
Stupire gli altri non mi importa e non mi è mai importato, voglio stupire nuovamente me stesso.
E torni sempre ad uccidere il suo cadavere, quasi temessi lei possa risorgere dalla polvere in cui l’hai gettata e diventare splendida farfalla.
Una persona non può considerare il mondo una sorta di bordello metafisico per le emozioni.