Ambrose Gwinnett Bierce – Stati d’Animo
Il pregiudizio è un vagabondo senza mezzi visibili di sostentamento.
Il pregiudizio è un vagabondo senza mezzi visibili di sostentamento.
Le cicatrici costruiscono l’anima.
E quando varchi quella soglia ti spegni, come se chiudendo quella porta fossi uscito dalla parte in questa grande recita che è la vita.
Quante domande, quanti se, quanti perché ed io mi chiedo ma una risposta c’è? Non so più che pensare, il mio cuore confuso non sà in che direzione andare, ho paura di non rialzarmi, vorrei tornare a volare come un aquilone in libertà, ma mi chiedo esiste la felicità? Spero che non sia solo un’utopia ma un sogno che diventa realtà, un soffio di magia per togliere dalla mia vita quell’onda di monotonia.
Vedo un paesaggio all’orizzonte, già visto e conosciuto, che si ripresenta sotto diverse spoglie. Con una coltre di neve ad imbiancare i miei mai persi ricordi. Tanta è ora la voglia di tuffarsi in questo bianco mare, con la consapevolezza di potersi fare molto male, ma non mi sono mai opposto a me stesso, e a ciò che desideravo davvero, e non mi fermerà di certo ora il dolore. E quella immacolata neve, di quei paesaggi familiari, oltre questo spaventoso nero senza via di uscita, mi spinge a provarci ancora, e a ritrovarti. Se vuoi aspettami, un giorno ritornerò da te, e giocheremo come due bimbi di nuovo insieme nella neve.
Ho vissuto tante vite in tanti posti diversi amato tante persone amici, padri, madri, figli famiglie intere conosciuto tante lingue tanti lavori costumi civiltà tante logiche quasi sempre illogiche mi sono travestita avuto tanti pensieri tanta conoscenza tramutata mille volte e non mi sento ancora completa.
Quando le emozioni si sentono nell’anima, vale sempre la pena di viverle, anche quando si rischia il cuore.