Ambrose Gwinnett Bierce – Verità e Menzogna
Un prestigiatore che, dopo aver messo del metallo nella tua bocca, tira fuori monete dalle tue tasche.
Un prestigiatore che, dopo aver messo del metallo nella tua bocca, tira fuori monete dalle tue tasche.
Alla prima bugia dovremmo scappare, evaporare. Invece restiamo, paladine dei grandi sentimenti che poi vanno a fanculo. Crocerossine di cuore spappolato. Il nostro. Alla prima bugia dovremmo rispondere con un pugno e voltare le spalle. Invece restiamo e perdoniamo. Perdoniamo sempre noi. Tranne noi stesse. Ma le storie che si basano su omissioni e menzogne, in quelle vi affondano.
Una scusa? Bah! Disgustosa! Vile! Al di sotto della dignità di qualsiasi gentiluomo, per quanto egli possa essere nel torto.
L’oro dà un colore di beltà anche alla bruttezza.
Che differenza resta tra un convinto e un ingannato? Nessuna, se è stato ben ingannato.
È preferibile, supporre, immaginare, inventare, straparlare e infamare, quando si potrebbero avere tutte le risposte del mondo semplicemente chiedendo. Ma la gente si sa, non vuole risposte, vuole qualcosa con cui possa occupare il tempo che gli avanza nella loro triste e miserabile vita.
Siamo un popolo spesso ipocrita. Neghiamo anche a noi stessi la verità. Crediamo che sia la cosa più giusta, quella che ci fa soffrire di meno. Forse si… ma solo in apparenza, solo all’inizio! Perché accettare la verità, prenderne atto e affrontarla è sempre la cosa più giusta da fare. Il resto è solo un modo per rimandare il problemae finire per starci più male!