Amitav Ghosh – Libri
È solo quando impari ad accettare che quel che è stato è stato che puoi usare la tua conoscenza del passato per ingannare il futuro.
È solo quando impari ad accettare che quel che è stato è stato che puoi usare la tua conoscenza del passato per ingannare il futuro.
Non ti uccido adesso, perché turberei Bella. Ma se la riporti di nuovo a casa ferita – e non mi importa di chi è la colpa: fa lo stesso se inciampa o se un meteorite cade dal cielo e la colpisce in pieno – se me la riporti in uno stato di salute che non è quello in cui era quando te l’ho lasciata, ti spezzo le gambe.Lo capisci, randagio che non sei altro? … e se ti azzardi un’altra volta a baciarla, ti spezzo la mascella al posto suo.
Mi spingeva una voglia di andarmene, lasciare tutto. Ma non sapevo dove, la mia voglia non aveva un volto, era una velleità infantile.
Capita, tra le tante disgrazie a noi donne, caro Dottore, di vederci davanti, ogni tanto, due occhi che ci guardano con una contenuta, intensa promessa di sentimento duraturo. […] Quando risi così di lui, fu anche per paura. Perché forse a una promessa di quegli occhi si poteva credere. Ma sarebbe stato pericolosissimo.
La terra, quella è una nave troppo grande per me. È un viaggio troppo lungo. (… ) Io, che non ero stato capace di scendere da questa nave, per salvarmi sono sceso dalla mia vita.
– Le piacevi, ragazzo.- Si.- L’ha fatto per te, sai.- Che cosa?- Rinunciare a se stessa… almeno per un po’ almeno. Ti amava fino a questo punto. Che incredibile fortuna ha avuto.
La gente vive per anni e anni, ma in realtà è solo in una piccola parte di quegli anni che vive davvero, e cioè negli anni in cui riesce a fare ciò per cui è nata. Allora, li, è felice. Il resto del tempo, è tempo che passa ad aspettare o a ricordare. Quando aspetti o ricordi non sei né triste né felice. Sembri triste, ma è solo che stai aspettando, o ricordando. Non è triste la gente che aspetta, e nemmeno quella che ricorda. Semplicemente è lontana.