Ana Maria Neculai – Stati d’Animo
Strano come diventiamo degli etichettati. Neanche stessimo in vetrina.
Strano come diventiamo degli etichettati. Neanche stessimo in vetrina.
Bevo la vita a grandi sorsi, e sì, succederà che mi andrà tutto di traverso e annegherò. Ma fino ad allora, davanti a me, solo l’orizzonte inesplorato. Si issino le vele e si aggiusti la rotta verso quella meta sconosciuta.
Respiro l’aria gelida della sera, assimilandone la purezza e lascio che il freddo vento del nord risvegli i miei sensi, spazzando via ogni traccia di stanchezza e torpore, mentre, per uno strano controsenso, sorrido pensando che presto il sole tornerà a scaldarmi il cuore!
Credo che si viva meglio improvvisando di più e tagliare sulle riflessioni; riflettere nuoce all’anima, è sufficiente meditare il meno possibile!
Il tempo passa, passano le canzoni, passa la mia anima e il mio destino. Il cielo è sempre più scuro e le anime delle persone diventano solo un ricordo in questo giorno così tetro. L’anima si avvolge in uno scuro mantello che venta un cielo stellato. Le stelle brillano e le canzoni riecheggiano nel vento.
Sono una lunatica rompipalle, non mi va mai bene niente. Quando mi arrabbio sono pessima e aggressiva. Se mi sento ferita divento cattiva e se mi rendo conto che si sono presi gioco di me anche bastarda. Però malgrado questi miei difetti almeno io sono vera, istintiva e non vivo di copioni! Non sarò perfetta ma non mi cambierei mai con quei perfettini del cazzo che hanno al posto di pensieri, ragionamenti e idee proprie squallidi copioni mal interpretati!
Se pensi di cercarmi domani, sappi che oggi non ci sono. Ritornerò ieri.