Ana Maria Neculai – Stati d’Animo
Strano come diventiamo degli etichettati. Neanche stessimo in vetrina.
Strano come diventiamo degli etichettati. Neanche stessimo in vetrina.
Ho la pessima abitudine di non stare mai dove sono. Il mio posto è sempre altrove. Sempre. Altrove è il luogo che ha i meridiani piantati nei sogni ed i paralleli, lunghi come vertigini, piantati nel cuore.
Ci sono attimi che rimangono impressi nella mente per tutta la vita e momenti che scompaiono in un attimo.
Le tue lacrime di gioia o di dolore andranno comunque verso il basso…
La casa vuota, la sala in penombra, una dolce canzone come sottofondo. Sdraiata su un morbido tappeto, sei persa nei pensieri, sola con i ricordi. Decisioni prese e da prendere. Provi malinconia, tristezza, eppure sei consapevole della tua forza, hai trovato il coraggio. Non c’è più un foglio bianco davanti a te. Hai ripreso a scrivere la tua vita ed hai tutto un libro da riempire ancora. E a questo pensiero ritrovi un sorriso seppur bagnato dalle lacrime.
Mi sento con l’anima sfitta di chi ha avuto troppe porte e poche finestre.
Feriscimi! Se ti aiuta a stare meglio, feriscimi. Quando non si ha forza e maturità per ammettere le proprie colpe, i propri limiti si finisce per accusare gli altri. Si finisce per auto convincersi che non è nostra la colpa di un fallimento, di una cosa che si spezza, di qualcuno che se ne è andato. Feriscimi, ma non cambia il fatto che io saprò ancora camminare forte, decisa e sicura di me e tu resterai solo in compagnia delle tue paure e dei tuoi limiti.