André Gide – Comportamento
Un’adolescenza troppo casta porta a una vecchiaia dissoluta. È più facile rinunciare a una cosa conosciuta che a una soltanto immaginata.
Un’adolescenza troppo casta porta a una vecchiaia dissoluta. È più facile rinunciare a una cosa conosciuta che a una soltanto immaginata.
È come se, nella memoria del cuore ci fossero tanti piccoli cassetti. Ci sono quelli chiusi a doppia mandata, dall’orgoglio, quelli socchiusi che non riusciamo ad aprire per paura di soffrire, che non riusciamo più a chiudere per i rimorsi, che non riusciremo mai più ad aprire con rimpianto. E poi c’è quello aperto e buttato via, svuotato di tanto amore apparentemente sprecato.
Il vero furbo non è colui che pensa di esserlo, ma colui il quale, sapendo di esserlo, mette in condizioni l’altro di svelarsi qual’egli è. Il vero furbo, usa il fioretto intellettuale, un mix esperienziale culturale, insieme a quell’istinto innaturale, extrasensoriale, usa poteri di imprint visivo-mentale: ciò non è peculiarità del comune furbo, esso è innato, ancestrale peculiarità di chi ha occhi per guardare oltre, nel fondo dell’iride, in quell’unicum qual è il volto nella sua espressività, scannerizzando ogni sguardo e cogitari mutant.
L’unica pugnalata che al cor va diritta, è quella che la nostra stessa mano avrà…
In questo mondo in cui tutti corrono, inseguono chissà che cosa, abbiamo perso di vista desiderare. Vogliamo tutto ed nell’immediato, ma l’attesa per qualunque cosa la rende ancora più bella.Attesa di baciarsi, attesa di conoscersi, attesa di veder nascere a poco a poco un sentimento, attesa per un’emozione, attesa per vivere tutto attimo per attimo…
Non capisco chi critica tutti, e poi si lamenta di esser solo, non capisco chi dice che ha mille tipe e poi sta sempre a casa. Chi dice che ha una forte personalità. Ma poi a casa sta zitta, non capisco chi ogni giorno è nervosa e se la prende con gli altri. Chi propone paradisi, ma alle persone care offre inferno. Ogni azione, pensiero, fatelo come se lo state ricevendo, non dando.
Non sono cambiata. Sono la stessa, solo con le persone sbagliate.
È come se, nella memoria del cuore ci fossero tanti piccoli cassetti. Ci sono quelli chiusi a doppia mandata, dall’orgoglio, quelli socchiusi che non riusciamo ad aprire per paura di soffrire, che non riusciamo più a chiudere per i rimorsi, che non riusciremo mai più ad aprire con rimpianto. E poi c’è quello aperto e buttato via, svuotato di tanto amore apparentemente sprecato.
Il vero furbo non è colui che pensa di esserlo, ma colui il quale, sapendo di esserlo, mette in condizioni l’altro di svelarsi qual’egli è. Il vero furbo, usa il fioretto intellettuale, un mix esperienziale culturale, insieme a quell’istinto innaturale, extrasensoriale, usa poteri di imprint visivo-mentale: ciò non è peculiarità del comune furbo, esso è innato, ancestrale peculiarità di chi ha occhi per guardare oltre, nel fondo dell’iride, in quell’unicum qual è il volto nella sua espressività, scannerizzando ogni sguardo e cogitari mutant.
L’unica pugnalata che al cor va diritta, è quella che la nostra stessa mano avrà…
In questo mondo in cui tutti corrono, inseguono chissà che cosa, abbiamo perso di vista desiderare. Vogliamo tutto ed nell’immediato, ma l’attesa per qualunque cosa la rende ancora più bella.Attesa di baciarsi, attesa di conoscersi, attesa di veder nascere a poco a poco un sentimento, attesa per un’emozione, attesa per vivere tutto attimo per attimo…
Non capisco chi critica tutti, e poi si lamenta di esser solo, non capisco chi dice che ha mille tipe e poi sta sempre a casa. Chi dice che ha una forte personalità. Ma poi a casa sta zitta, non capisco chi ogni giorno è nervosa e se la prende con gli altri. Chi propone paradisi, ma alle persone care offre inferno. Ogni azione, pensiero, fatelo come se lo state ricevendo, non dando.
Non sono cambiata. Sono la stessa, solo con le persone sbagliate.
È come se, nella memoria del cuore ci fossero tanti piccoli cassetti. Ci sono quelli chiusi a doppia mandata, dall’orgoglio, quelli socchiusi che non riusciamo ad aprire per paura di soffrire, che non riusciamo più a chiudere per i rimorsi, che non riusciremo mai più ad aprire con rimpianto. E poi c’è quello aperto e buttato via, svuotato di tanto amore apparentemente sprecato.
Il vero furbo non è colui che pensa di esserlo, ma colui il quale, sapendo di esserlo, mette in condizioni l’altro di svelarsi qual’egli è. Il vero furbo, usa il fioretto intellettuale, un mix esperienziale culturale, insieme a quell’istinto innaturale, extrasensoriale, usa poteri di imprint visivo-mentale: ciò non è peculiarità del comune furbo, esso è innato, ancestrale peculiarità di chi ha occhi per guardare oltre, nel fondo dell’iride, in quell’unicum qual è il volto nella sua espressività, scannerizzando ogni sguardo e cogitari mutant.
L’unica pugnalata che al cor va diritta, è quella che la nostra stessa mano avrà…
In questo mondo in cui tutti corrono, inseguono chissà che cosa, abbiamo perso di vista desiderare. Vogliamo tutto ed nell’immediato, ma l’attesa per qualunque cosa la rende ancora più bella.Attesa di baciarsi, attesa di conoscersi, attesa di veder nascere a poco a poco un sentimento, attesa per un’emozione, attesa per vivere tutto attimo per attimo…
Non capisco chi critica tutti, e poi si lamenta di esser solo, non capisco chi dice che ha mille tipe e poi sta sempre a casa. Chi dice che ha una forte personalità. Ma poi a casa sta zitta, non capisco chi ogni giorno è nervosa e se la prende con gli altri. Chi propone paradisi, ma alle persone care offre inferno. Ogni azione, pensiero, fatelo come se lo state ricevendo, non dando.
Non sono cambiata. Sono la stessa, solo con le persone sbagliate.