André Gide – Felicità
Nulla è più fatale alla felicità che il ricordo della felicità stessa.
Nulla è più fatale alla felicità che il ricordo della felicità stessa.
Si deve avere il coraggio per trattenere gli amori che ci rendono felici il cuore. La felicità va fermata, ascoltata, abbracciata, stretta al cuore, non ci sono “ma” o “se” che tengano, si deve aver il coraggio d’amare la felicità.
Si è cosi lontani dalla vera conoscenza, direi anni luce, eppur crediamo di essere liberi di conoscenza, ma liberi non siamo, forse un giorno, si, forse un giorno lo saremo e solo allora avremo conquistato la felicità!
C’è chi non sopporta la felicità! Gli da fastidio vederla negli altri! Fa di tutto per ostacolarla e per arginare il suo arrivo! A volte la ricerca e si lamenta di non possederla, e alcune volte se ne lascia sedurre, ma sono brevi istanti! Perché la vuole in modo esclusivo, senza condividerla con nessuno! E se non può far nulla per impedire agli altri di essere felice preferisce anche per sé la tristezza! Tutto per soddisfare la propria voglia innata di soffrire e far soffrire!
Sono sempre più convinto che, nella vita, non importi tanto il “dove” quanto il “con chi”. Si può credere di essere felici nel posto più bello del mondo, ma se poi non si ha nessuno a cui poterlo dire, tutto svanisce. Perché la felicità è reale solo quando è condivisa.
Illudiamoci che la vita sia idilliaca, illudiamoci pure, illudiamoci che quel fango che copre ogni nostro passo un giorno non sarà più fango, illudiamoci di guardare le stelle mentre il fango succhia l’esistenza, Illudiamoci! Ma, non dimentichiamo che la vita non è un illusione, ma una delusione nell’illusione di attimi di felicità!
I sentimenti non hanno età, non hanno sesso, ma desiderio di vita, amore e soprattutto voglia di felicità.