Andrea Ambu – Morte
Vorrei solo addormentarmi, ma vorrei risvegliarmi in un’altra vita.
Vorrei solo addormentarmi, ma vorrei risvegliarmi in un’altra vita.
Non si è soli quando qualcuno se n’è andato. Si è soli quando qualcuno non è mai arrivato.
O il raccapricciante destino di noi esseri umani, ognuno di noi morrà improvvisamente in qualche terribile momento e spaventerà tutti coloro che ci amano e il mondo… e frantuma il mondo… e tutti gli eroinomani di tutte le città gialle e di tutti i deserti sabbiosi non possono darsene pensiero… ed anch’essi morranno…
Gli uomini ripudiano il pensiero della mortesoltanto perché essa porta viai loro affetti più cari.In realtà, essi non la conoscono.
La morte fa quello che vuole.La lasciamo fare… anche quando la vediamo nutrirsi di un bambino che sta morendo di fame.
Perfettamente imperfetta, gelidamente regolare, splendidamente nulla, morta perfezione, nulla di più.
Nella morte non c’è niente di triste, non più di quanto ce ne sia nello sbocciare di un fiore. La cosa terribile non è la morte, ma le vite che la gente vive o non vive fino alla morte. Non fanno onore alla propria vita, la pisciano via. La cagano fuori. Muti idioti. Troppo presi a scopare, film, soldi, famiglia, scopare. Hanno la testa piena di ovatta. Mandano giù Dio senza pensare, mandano giù la patria senza pensare. Dopo un po’ dimenticano anche come si fa a pensare, lasciano che siano gli altri a pensare per loro. Hanno il cervello imbottito di ovatta. Sono brutti, parlano male, camminano male. Gli suoni la grande musica dei secoli ma loro non sentono. Per molti la morte è una formalità. C’è rimasto ben poco che possa morire.