Andrea Costanzo – Stati d’Animo
Se guardi solo in un punto non vedrai altro che te stesso, sei solo.
Se guardi solo in un punto non vedrai altro che te stesso, sei solo.
L’essenziale lo scopri quando guardi con occhi che scrutano oltre il davanzale della tua finestra.
Quando hai freddo non basta una coperta, una cioccolata calda e nemmeno un caminetto acceso. Del freddo che hai dentro, quello attaccato alle ossa, te ne liberi solo rifugiandoti nel cuore di chi ami.
La stanchezza chiama, e noi immuni di risposta ci perdiamo nella chiamata, cadendo in un sonno profondo e conservando tutti i pensieri per il giorno dopo…
Il suo sguardo sembrava sfumarsi nel nulla, come dopo i compleanni quando tutti vanno via, e tu da solo devi buttar via i resti… Così sembrava lui: una tovaglia macchiata di panna, una trombetta sfinita dal suono, un palloncino fatto a pezzi sparsi per terra, un ammasso di polvere e briciole che tutti formano piano piano… Nei suoi occhi vedevo solo una festa finita.
Diceva mia nonna: Lina, dove regna in famiglia l’amore non c’è più spazio per l’indifferenza e dove non c’è indifferenza ci sarà automaticamente amore. E se a l ‘espressione “ti voglio bene” non fanno seguito le azioni d’Amore, si è solo fantasticato sulle onde di un sentimento inesistente. Mi attengo a questo principio d’amore e propugno l’ideale dell’unità nel mondo.
Quel che resta di una brutta caduta è la forza con cui ti sei rialzato, quella forza ti accompagnerà per il resto della tua vita.