Andrea De Candia – Anima
I denti sono come tasti: vi suona la mia lingua ogni volta che la bocca vuol soffiare sotto l’arco del palato, quando anche l’ugola non sente l’arsura, ma vuole respirare il fresco gelo del mondo.
I denti sono come tasti: vi suona la mia lingua ogni volta che la bocca vuol soffiare sotto l’arco del palato, quando anche l’ugola non sente l’arsura, ma vuole respirare il fresco gelo del mondo.
Una stretta di mano dai palmi combacianti come chiappe dello stesso culo renzante.
I baci son poesie scritte sulle labbra dell’anima.
Qual è il nome segreto di quel Dio che per l’amore proprio desidera il sangue di tutti i suoi figli? Perché creare l’immenso per poi distruggerlo? Perché donare un’anima che resterà immortale all’uomo, per poi permettergli di renderla impura per l’eternità?
Il sogno: linfa nelle vene dell’anima.
E sono di nuovo qui ad ascoltare la mia anima che parla di se, mentre…
Ci sono occhi e musica che dissetano l’anima.