Andrea De Candia – Anima
Le lacrime innaffiano la terra del mio volto.
Le lacrime innaffiano la terra del mio volto.
Lentamente, con una calma e una razionalità che temevo aver perduto, sto tentando di ricomporre i frammenti di un Me Stesso infranto, come uno specchio colpito al centro da un proiettile, miscelando un composto di ricordi passati e speranze future, due elementi reperibili solamente nel nucleo dell’anima…
La pellicola può immortalare un abbraccio ma solo l’anima è capace di conservare l’emozione che si ha provato in quel momento.
Sono un semplice uomo, non sono nulla, non sono un Dio, sono uno che ha sbattuto tante volte la faccia di fronte al muro. Ho camminato e regalato sorrisi, ma dentro quante volte ero da solo con me stesso e con il mio Dio. Quante volte ero solo con me stesso malgrado tante mani toccassero le mie spalle. Non sono un duro, sono uno che nella sofferenza ha trovato una luce, una luce speciale chiamata anima.
La ricchezza del povero sta nel non avere niente da nascondere.
Al giorno d’oggi per dire “ti amo” è sufficiente che gli ormoni dicono di sì, anche se l’anima dice il contrario.
Fisso il vuoto colpito da quel bellissimo tramonto e la mia anima inizia a vagare sul suo sentiero, ascoltando il rumore delle onde del mare che mi donano tranquillità, pace, per cercare di ritrovare la mia parte perduta.