Andrea De Candia – Cielo
La luna può essere: la stella più grossa, un sole più spento, l’unico pianeta visibile ad occhio nudo, il cirro più calmo, la nuvola più tonda e perfetta, la nube più spezzata. Dipende da quando e da come la si guarda.
La luna può essere: la stella più grossa, un sole più spento, l’unico pianeta visibile ad occhio nudo, il cirro più calmo, la nuvola più tonda e perfetta, la nube più spezzata. Dipende da quando e da come la si guarda.
Dal cielo la luce, dal cielo la notte, dal cielo il calore e il freddo, dal cielo la pioggia e il vento, dal cielo l’aria per vivere. Dal cielo tutto ciò di cui abbiamo bisogno, dal cielo l’infinito della vita che corre e non si ferma mai, dal cielo la speranza di un mondo migliore, dal cielo il sapore di un nuovo cuore, dal cielo la sostanza del vero amore.
Notte. Immagino la notte pianista suonar la sua opera al pianoforte, contemporaneamente la vedo danzar…
Anche i cieli che lacrimano nascondono arcobaleni.
La notte è il luogo delle parole.
La mia figura è un’acqua solida versata nel bicchiere incorporeo dell’aria.
Ti guardi dentro e cerchi nel tuo cielo un altro cielo. Voli. Poi, ti fermi. Rifletti e ti scomponi pure. Un altro cielo nel tuo cielo. Caduta libera per sentire la forza di gravità. Ti estranei e, poi, rinvieni. Un cielo. Un altro cielo. Corri senza freno mentre le palpebre si bagnano d’ebbrezza. Corri quasi solo. Insegui quella comprensione, quella sensibilità, quella lealtà. Insegui. Pervieni quasi solo. Ti giri, ti rigiri, ancora giri. Stringi i denti mentre sta sopraggiungendo un sorriso. Un altro cielo nel tuo cielo.