Andrea De Candia – Filosofia
Nel tutto è compreso anche “il tutti”.
Nel tutto è compreso anche “il tutti”.
Da poco capisci tanto, da tanto capisci tutto.
Il silenzio è sentimento… rabbia, amore, tristezza, tranquillità, ansia, paura.Il silenzio è quella cosa che tutti sentono ma in molti non comprendono!
Tra le miserie dell’uomo sono risorto, pieno di gloria vitale. Mi loda la notte, il sogno e le passioni… sono figlio della terra e della forza.
Il mento è la terrazza su cui si affacciano le lacrime, prima di guardare il panorama che si estende fino ai piedi e cadervi.
La distanza è una condizione mentale.
Per quello che noi oggi conosciamo, la mente umana è influenzata da due soli fattori: le esperienze quotidiane di una intera vita, e il codice genetico che abbiamo ereditato.Dal momento che non vi è nulla di genetico nei pensieri e nelle idee filosofiche, allora queste sono quasi solamente il risultato delle nostre esperienze.Ma come possiamo anche solamente sperare di poter avere esperienza di tutta la vita, di tutto l’universo, di tutto ciò che esiste, è esistito, esisterà, o potrebbe esistere? D’altronde la nostra è una vita intrinsecamente finita e limitata.E allora come possiamo pensare di poter organizzare una filosofia universale nell’arco non solo di una vita umana, ma anche di una intera civiltà umana.La nostra non può che essere una conoscenza limitata, finita e incompleta.