Andrea De Candia – Libri
Il maggior pericolo di chi scrive in questa epoca è quello di accavallare il semplice e il banale: il banale-semplice e il semplice-non banale che quasi si rincorrono attorcigliandosi.
Il maggior pericolo di chi scrive in questa epoca è quello di accavallare il semplice e il banale: il banale-semplice e il semplice-non banale che quasi si rincorrono attorcigliandosi.
Solo due tipi di libri piacciono a tutti: gli ottimi e i pessimi.
Confusa e disorientata, cercai di non badare al rosso vivo del sangue che mi colava dal braccio… e incrociai gli sguardi eccitati di sei vampiri improvvisamente famelici.
La scrittura è un’impronta che lasciamo di qua e di là perché vogliamo farci trovare e magari anche arrestare da qualcuno che riesca a capire cosa stiamo provando.
Tu devi, devi credermi. Io mi rivelo solo al secondo sguardo, o al terzo, mai a quello che effettivamente mi osserva.
Ma se un giorno hai vissuto l’amore vero, sai che è tremendamente penoso soffrire per esso.
Un buon scrittore deve comunque indignarsi sempre il più possibile.