Andrea De Candia – Stati d’Animo
Folle sei tu, che per cercare di salvarmi, stai firmando la mia rovina, la tua condanna.
Folle sei tu, che per cercare di salvarmi, stai firmando la mia rovina, la tua condanna.
Quando tu mi chiedi come io stia, io sempre ti rispondo “bene”, anche si dentro di me sto male.
Chissà quando i suoi sentimenti sarebbero esplosi un’altra volta come fuochi d’artificio, luminosi come stelle nel cielo limpido, spazzato dalla tramontana. Se c’era una cosa chiara ai suoi occhi era che doveva cogliere l’occasione al volo.
Il tempo è variabile: vento freddo, sole pallido, esattamente come il mio umore!
Cerchiamo spesso di ritrovare le persone che ci mancano attraverso gli occhi della gente.
Ci si abitua anche a questo vuoto dentro. Le parole fanno eco come in una caverna dall’antro minaccioso. Vedo solo il bianco ed il nero come la neve di notte, come l’inchiostro sulla carta, come la scacchiera su cui giocare la mia partita con te, come la stoffa del pied de poule di un foulard, come lo sheridan’s dolcissimo che mi tiene compagnia, lasciandomi affogare. Se la crisalide spaccasse il vetro, allora, sarebbe colore.
Nessuno è mai solo con se stesso.