Andrea De Candia – Uomini & Donne
Il proprio nome è l’unico vestito che non si può mai cambiare.
Il proprio nome è l’unico vestito che non si può mai cambiare.
La guardavo sorridere e dentro di me il mio fragile cuore cominciava a battere all’impazzata.
Lui. Sì, proprio lui, le stava creando dipendenza. Era riuscito ad occuparle uno spazio inimmaginabile durante le sue giornate. Era diventanto parte integrante dei suoi 18.720 respiri giornalieri.
Sarebbe bello se le persone che decidono di rovinarsi la vita da sole, si rendessero conto dei danni e delle sofferenze che procurano alle persone che le amano e che loro dicono di amare, ma purtroppo ciò avviene molto raramente. In essi vincono un egoismo disarmante e un menefreghismo tali per cui pretendono che nessuno si occupi di loro, dei loro problemi o della loro salute, come se nemmeno chi condivide la loro vita avesse il bisogno amorevole e naturale di preoccuparsene. Diventa una guerra persa con persone non consapevoli e non cresciute che sono invece convinte di essere tutt’e due le cose e a livelli ben superiori di chi si consuma per loro, ammazzandosi e rovinandosi a sua volta.
La luna può essere: la stella più grossa, un sole più spento, l’unico pianeta visibile ad occhio nudo, il cirro più calmo, la nuvola più tonda e perfetta, la nube più spezzata. Dipende da quando e da come la si guarda.
Sono un uomo politico. Dico bugie di rado e solo per spirito di servizio.
Ci sedemmo. Lui mi fece spazio tra le gambe poco larghe. Gli poggiavo la schiena sul cuore. Chiuse le braccia intorno a me. Ecco. Non c’era niente e c’era tutto.