Andrea De Candia – Vita
Nel cercare di capire i folli, anch’io finisco col diventare folle. Ma non è follia, anzi bellissima follia!
Nel cercare di capire i folli, anch’io finisco col diventare folle. Ma non è follia, anzi bellissima follia!
Il passato arricchisce il presente e ci rende capaci di affrontare in maniera efficace il futuro.
Il libro della mia vita lo intitolerei: “la grande forza”. Un libro fatto di dolore e di esperienze. Capitoli tracimati di lacrime, naufragate nelle delusioni e nelle ferite che la strada mi ha inflitto. Immagini raffiguranti attimi che non potrò mai dimenticare, piccoli momenti di gioia e di verità. Parole scritte in grassetto riportanti il nome delle persone più care e che amo e mi hanno amata di più. Ne ho scritto solo metà, e sono fiera del suo risultato. Malgrado gli intoppi, i malumori e le cadute, scorre benissimo. Ma per la seconda metà di questo capolavoro voglio un finale da urlo con tanto di rivincite, giustizia e fuochi d’artificio sullo scoccare del the end!
Vivi la vita, vivi le tue gioie, vivi i dolori ma vivi! Spesso il destino ci riserva ingiustizie, infelicità e momenti in cui desideriamo estranearci dal mondo, per rifuggiarci nei nostri sogni immagginare che diventino presto realtà… ma non possiamomo illuderci per sempre. Ma viviamo.
A volte chiedo tanto a me stessa, comprendere tutti e tutto è difficile, devi fare un gran lavoro e un enorme fatica, perché condividere e amalgamarsi con gli altri non sempre è facile. Ognuno ha il suo carattere e le sue sfaccettature, ma ora mi domando: ma sono solo e sempre io che mi chiedo i “perché”, i “quando”, i “cosa ho fatto”, i “cosa avrei dovuto fare”, i “cosa è giusto che si facesse”, i “cosa potevo fare” e me lo chiedo spessissime volte e stasera ancor di più. Come al solito la risposta è solo una e tante: il mondo non si cambia a parole, si cambia nei gesti e nei fatti.
Scivola lento il passare del tempo, stagioni che si rincorrono senza fermarsi ad aspettarmi. Esco tra strade deserte nella riva che affianca la mia vita. Vedo amici lontani, sogni trattenuti con mani dischiuse, e quel volo di farfalla che danza tra le luci della speranza. Passano così in fretta queste mie stagioni, non ho nemmeno più il respiro per rincorrere le mie illusioni. Un film che vedo a ritroso, per riassaporare le gemme che non ho apprezzato. Corro per riprendere il cammino, ma la mia stagione passa, e di lei, mi resta il ricordo d’aver perduto il suo profumo.
C’è chi arriva dall’eternità, e chi fa il viaggio per l’aldilà. Evviva la vita.