Andrea De Carlo – Amico
Era pieno di energia mobile, con i capelli appiccicati alla fronte e le pupille dilatate: la parte passionale della sua natura esposta senza filtri…
Era pieno di energia mobile, con i capelli appiccicati alla fronte e le pupille dilatate: la parte passionale della sua natura esposta senza filtri…
Le cose belle non passano, non deludono, non ti abbandonano e non si dimenticano. Le cose belle entrano dentro, penetrano nell’anima e vi trovano un luogo caldo e sicuro in cui abitare. Le cose belle hanno un nome, come l’amicizia vera, che sà di casa e famiglia, come il cuore di chi ami, come le mani che ti trattengono per non farti cadere. Le cose belle son le parole sussurrate, perché l’amore vero non ha bisogno di venir urlato. Perché “c’è” sempre, è in ogni cosa.
Se non ti fa sentire bene, non è un bene.
E vaffanculo amico… ti sei fottuto la vita in una sera d’inverno, in mezzo alla neve, tu e la tua dannata eroina… vaffanculo! Ti sei fottuto la vita ma hai fottuto anche noi… perché sai, non si muore subito ma un po’ per volta, ogni volta che un amico ci lascia.
La distanza più pericolosa, quella quando si è due passi da un cuore e irrimediabilmente si creano interstizi difficili da riempire, e c’è quella distanza materiale che un battito del cuore, un palpito dell’anima annullano repentinamente!
Non è facile aprirsi agli altri dopo aver vissuto a lungo sulla difensiva.
[…] se uno ha successo, lo circonda una folla di amici, mentre rimane solo se cade in disgrazia: gli amici fuggono al momento della prova; per questo ci sono tanti esempi infami di persone che abbandonano l’amico per paura, e di altre che per paura lo tradiscono. L’inizio e la fine fatalmente concordano. Chi è diventato amico per convenienza, per convenienza finirà di esserlo. Se nell’amicizia si ricerca un utile, per ottenerlo si andrà contro l’amicizia stessa.