Andrea De Rosa – Silenzio
Così come chi vuole disegnare deve partire da un foglio bianco, chi vuole dire qualcosa deve partire dal silenzio.
Così come chi vuole disegnare deve partire da un foglio bianco, chi vuole dire qualcosa deve partire dal silenzio.
I silenzi non sono tutti uguali, ognuno urla in maniera diversa.
Quando mi chiudo nel silenzio non è perché voglio fare la vittima, magari ho solo voglia di ascoltarmi, capire cosa mi sta accadendo, metabolizzare e ripartire. Ognuno di noi ha un suo modo di reagire e come io cerco di capire gli altri, a volte vorrei si provasse a capire me.
Adoro silenzio e amo i cambiamenti bruschi, come quando assapori qualcosa di dolce e poi ti riempi la bocca con del salato. Il prendere a schiaffi accarezzandoti.
Shh. Amiamo il silenzio e rispettiamolo. Lui, uno dei regali più grandi da fare a chi non merita parole! Una delle voci più forti, capaci di gridare quello che spesso le parole non dicono. Lui, spesso mal interpretato e ignorato. Il silenzio, la più alta forma d’intelligenza laddove la stupidità divaga. È l’arma di coloro che sono maturi perché chi non lo è preferisce “sparlare” invece che “tacere”.
Dove non riescono le mie parole, ti affonderanno i miei silenzi.
Nel silenzio puoi sentire tutti i suoni del mondo. Ma essi sono solo e soltanto dentro di te. Perché i silenzi non dicono niente, i silenzi non hanno niente da dire.