Andrea Ricotti – Vita
Il nuovo millennio e una nuova società costruita a tavolino, con un cuore di plastica e un’anima di 21 pixel.
Il nuovo millennio e una nuova società costruita a tavolino, con un cuore di plastica e un’anima di 21 pixel.
La vita è una scommessa e non sai mai su cosa puntare. Non sai quale è la posta in gioco, cosa si vince, cosa si perde. È una mossa azzardata, che a volte paga e a volte riscuote. Noi possiamo solo decidere, decidere se giocare o passare la mano in attesa di tempi migliori.
Chi è prevenuto per natura sbaglia. Chi lo è per esperienza vissuta ha sbagliato a non essere stato prevenuto per natura.
C’è chi prende medicine per salvarsi la vita e chi prende veleni per salvarsi dalla vita.
Ci sono momenti in cui è necessario fermarsi per guardarsi dentro. È necessario capire se quello che stiamo vivendo ci appartiene. Il lavoro, la casa, gli affetti. Sarebbe necessario capire o perlomeno provare. Provare a capire. Capire poi cosa? Intuire se siamo felici?Capire se ciò che ci siamo costruiti in anni di dure esperienze personali ci aggrada? Magari teorizzare le nostre sfortune o lodarci dei successi ottenuti. Io non so se ne vale realmente la pena. Non so se esiste una cura a quell’indomabile senso di vita che mi porto dentro. O perlomeno una cura stabile. Certo l’amore è un buon rimedio, ma spesso è talmente fugace che non ci da nemmeno il tempo di riconoscerne gli effetti. Forse le amicizie, anche se ho imparato a mie spese che spesso si rimane soli.Sicuramente potrebbe essere la fede; tanto è “a senso unico” e possiamo convincerci di ciò che vogliamo. In sostanza non trovo ancora un appiglio per uscire da questo tunnel; tunnel in cui sono caduto per sbaglio e che non voglio percorrere perché, anche se non riesco a vederlo, so con certezza che esiste un posto dove posso far riposare i miei pensieri e dove potrò finalmente ascoltare tutto ciò che il mio cuore avrà da dirmi. Ti amo Vita! Ti prego non abbandonarmi mai…
Tutto ciò che qui non hai, nei sogni lo troverai.
Immagina l’inimmaginabile, moltiplicalo per l’infinito. Eccoti la realtà!