Andrew Sean Greer – Destino
Strano come il passato torni con abiti diversi, fingendosi uno sconosciuto.
Strano come il passato torni con abiti diversi, fingendosi uno sconosciuto.
Difficilmente quello che si programma raggiunge lo scopo prefissato, c’è sempre un intoppo da qualche parte. Pagherei per sapere chi è che si diverte così tanto, non ha niente di meglio da fare che mettere i bastoni tra le ruote di chi sta cercando di pianificare al meglio la sua vita?
Che cos’è il destino se non una somma di infinite casualità che si incrociano per formare l’essenza del tuo tempo?
I nostri errori appartengono a noi, e solo a noi. Proiettarli sugli altri, abusando magari del proprio potere e delle proprie conoscenze per rovinare la vita a coloro nei quali proiettiamo il nostro male, non cambia il destino che è nostro sin da prima di nascere. Non sono le nostre vittime a salvarci dai nostri errori, che magari dovrebbero ribellarsi ai nostri soprusi, ma noi stessi scegliamo, noi stessi decidiamo di non commettere più il male per avere il bene di qualcun altro. Siamo noi che costruiamo il destino con le nostre forze, non con le forze di vittime sacrificali. L’assassinio e l’inganno distruggono, non costruiscono. Lo sfarzo di nuovi templi, la nuova bellezza del mondo, i nuovi dèi della terra, sono solide facciate che già conoscono la loro fine.
Non tutte le opportunità arrivando dal “destino”; ma molte ce le andiamo a cercare prendendo decisioni giuste o sbagliate.
Con i colori dipingo i miei pensieri. Saranno loro a dipingere il mio mondo.
Coloro che hanno sofferto nel corso, della loro vita e il loro camino estenuante, lungo arrivarono fino in fondo malgrado le difficoltà scontrati nella propria vita il loro trionfo sarà migliore più bello ed intenso.