Michelangelo Da Pisa – Destino
Chiudi gli occhi. Pensa all’azione che vorresti compiere il tuo ultimo giorno di vita. Riapri gli occhi. Falla!
Chiudi gli occhi. Pensa all’azione che vorresti compiere il tuo ultimo giorno di vita. Riapri gli occhi. Falla!
Anche la gente insensibile viaggia e arriva a destinazione, proprio come me, ma solo un animo sensibile riesce a catturare e godere delle immagini che scorrono velocemente da un finestrino. È così che vivo la mia vita, un’infinità di emozioni al rallentatore.
Gli uomini accumulano gli errori della loro vita e creano un mostro che chiamano destino.
È una fortuna non ottenere tutto quello che si desidera, così domani avremo ancora una ragione per svegliarci, una sfida da raccogliere, qualcosa per cui combattere e, a fine giornata, avremo comunque un sogno da custodire nel cuore.
Un po’ mi mancano tutti quei termini ormai desueti: missiva, balocco, talamo, grazie.
Il futuro è un rifugio sicuro per chi ha paura di vivere il presente.
Ho sempre sostenuto che la mia vita. La tu vita. Come quella degli altri. È come un giardino. Dove un giorno pianti un fiore. Il giorno dopo lo annaffi. Il giorno seguente lo pulisci e gli toglie l’erbacce. Mentre poi aspetti che quel fiore piantato cresce. Come l’anima ramifica le nostre emozioni. Sono attimi che fanno crescere le cose. La spontaneità si manifesta in grandi speranze.