Angela Cicolari – Abilità
Ho messo nel piatto il mio cuore per vedere il suo bluff.
Ho messo nel piatto il mio cuore per vedere il suo bluff.
Generosità non vuol dire dare tutto quello che una volontà vuole. Se si dice di non farlo un motivo c’è, non sempre per egoismo. Prenderlo con la forza è un insulto alla natura di cui facciamo parte, in cui viviamo, che sostiene la vita solo se si rispetta senza ipocrisia e avidità.
Paradossalmente, i propri limiti possono trasformarsi nei propri punti di forza.
Se non alzi gli occhi, crederai di essere il punto più in alto.
Il potere può essere quello che siamo, o quello che abbiamo preso da qualcuno, come maschera, sperando di ingannare il destino o uno specchio. Queste due strade hanno traguardi molto diversi, ma la direzione è parallela.
A volte siamo troppo occupati a “salvare” o convertire gli altri, avvelenandoli, uccidendoli per prendere il loro destino e intelligenza, nell’insana macellazione, anche se fosse ordita e ordinata da Dio e le schiere di angeli, non diventa buona e opportuna, ma non ci accorgiamo di quello che annienterà noi, lo stesso male che l’Onnipotente fa passare per bene, per salvare i suoi e vestirli dell’innocenza massacrata (salvata). Una salvezza ipocrita è più imprudente e incerta rispetto a quello che si vorrebbe contrastare, come affrontare dei mulini a vento, mentre il vero rischio è un altro, che si lascia tranquillamente entrare nel futuro. Quello che erroneamente si definì “amore” è come il falso aspetto degli angeli, sarà la fine e l’estinzione nel nulla eterno di questo Mondo e degli altri.
La prima cosa che dovrebbero insegnare ad un Re, invece dell’arte della lotta e della spada, o delle conoscenze, dovrebbe essere la responsabilità per il proprio potere, senza cercarla altrove al di la di se stesso, riconoscere gli sbagli e saper affrontare personalmente le conseguenze delle proprie azioni. Questo farà la differenza tra il Re e… l’uomo.