Angela Cicolari – Cielo
Nemmeno l’Immortale in persona può pensare a tutto.
Nemmeno l’Immortale in persona può pensare a tutto.
Amava sognare, volare… dormire sui prati fioriti del paradiso cullata dagli angeli.
Il cielo di città mi piace perché puzza di basso, di uomini. Il cielo di campagna invece mi fa paura. C’è solo roba del Signore, lassù: stelle, stelloni, nuvole al galoppo. E poi che mi mettevo a fare in campagna? A litigare con gli alberi? Quelli sono tranquilli, beati, ti fanno sentire uno sputo. La natura è tutta arrogante, è roba diretta del Signore, e giustamente un po’ di strafottenza ce l’ha.
Il sole trasmette il tuo sorriso nella rugiada del mattino e poi lo evapora… che bello vedere il tuo viso come fosse una nuvola… nel cielo turchino.
Splendido e luminoso come un cielo stellato quando la fantasia è relatà. Torbido come acqua stagnante quando la realtà è fantasia.
Dicevano che ero che il sole che tramonta, che piano piano si spegne e poi…
Anche se gli angeli abbattessero maledizioni su ogni matematico esistente, e si impossesserebbero della scienza, potrebbero forse cambiare un risultato matematico? Due più due farà sempre quattro, alterare questo risultato significherebbe abbattere la verità strutturale di questo universo.