Tu che preferisti inabissarti nella morte oscura, oh re potente, nel silenzio delle note, cosa hai visto alla fine della strada?Se non era mio destino vivere e crescere con i talenti del mio cuore, da dire che la vita è una chimera (solo per alcuni), perché tanto odio e ostilità nell’impadronirsi di quella altrui, dagli apostoli viaggiatori, con le navi in agguato intorno alla terra, e dai santi la cui furia sconquassa le fondamenta del mondo? Perché l’ostilità per un semplice effetto, se la causa la cominciano sempre i servi del Serpente? Il padre copre il suo messaggero, ma il cuore di belva non vede i propri errori, solo la sua sopravvivenza e riproduzione, sempre alla ricerca di apparenze e di nascite, nella notte dello spazio, depredando civiltà, con la bibbia in una mano e la sega elettrica nell’altra. Annegati nella conquista, conversione e annientamento di Mondi, seguendo il percorso facile e sbrigativo, per instaurare il futuro-illusione ci si rinchiude nella prigione del regno che non c’è.