L’unico motivo per cui il futuro è fisso e non può essere evitato è l’innata tendenza a fermare, solidificare e sottostare tutto al controllo, con ogni mezzo, in una istantanea in bianco e nero della realtà, nella speranza di cambiarlo, o mantenerlo uguale all’oggi.
Molto del destino di ciascuno dipende da una domanda, una richiesta che un giorno qualcuno, una persona cara o uno sconosciuto, rivolge: d’improvviso uno riconosce di aspettare da tempo quella interrogazione, forse anche banale ma che in lui risuona come un annuncio, e sa che proverà a rispondere ad essa con tutta la vita.
Ogni essere umano, nel corso della sua vita, è afflitto e tormentato da rimorsi e/o rimpianti.
Ognuno di noi è padrone delle proprie scelte, ma nessuno è giudice del proprio destino.
Il prodotto della società è la più vasta e affabile corrente di pensiero di bassa profondità capace di trascinare coloro a cui piace ammollarsi ritenendo di non saper nuotare.
Il futuro è un rifugio sicuro per chi ha paura di vivere il presente.
L’universo è un immane, splendido e mortale palcoscenico.