Angela Cicolari – Modi di dire
Poi non dica che non lo avevo avvertito.
Poi non dica che non lo avevo avvertito.
Il viso, a volte, denota le qualità interiori dell’essere umano.
Acqua alle corde.
Il peccato è l’oste degli uomini.
Tutto è vacillante se il messia è riuscito a rapire e impossessarsi anche di un solo elemento, l’acqua ad esempio. Lo spirito divorato dalla materia da ad essa inammissibile sostanza, precaria saldezza sopra una sete di vino e sangue: un paradiso edificato con il delitto nega il suo equilibrio, quindi contraddice il suo varco attraverso il tempo e la giustizia.
Il tempo si è attorcigliato su sé stesso, il passato è cambiato, e gli eserciti della morte e dell’oppressione non hanno mai perso. Gli angeli svolazzanti nell’azzurro del cielo, e quelli sulla terra che tessono fili nella luce arancione, sono la stessa, medesima cosa, una mano che lava l’altra, il bianco e il nero, il rosso e il blu, il giallo e il verde, due realtà con lo stesso scopo: il dominio, la sopraffazione del cosmo per renderlo sgabello dei loro piedi, razza eletta forse, ma ostile e distruttiva. Far passare altri per quello che in realtà sono i suoi: l’inganno del cristo lo ha compiuto, Dio suo padre ha paraculato, e adesso è in effetti la vittoria, e i tuoni in lontananza sono forse la conseguenza di pasti troppo pesanti.
Essere all’acqua di rose.