Angela Cicolari – Modi di dire
Poi non dica che non lo avevo avvertito.
Poi non dica che non lo avevo avvertito.
Se Dio prova di nuovo a lasciare senza guinzaglio i suoi figli e le sue fattucchiere, e fare del male a delle piccole creature in casa d’altri per farne ornamenti, stia un po’ a vedere che fine oscena fa il suo Regno.
Il tempo si utilizza alla bisogna.
Preferisco essere disingannata nella conoscenza, piuttosto che raggiante nell’incoscienza.
Restare come un allocco.
Avere le ali non sempre significa non poter cascare.
Tempo aggredito, rapito, assoggettato, nelle strade cambiate dalla mano che tutto prende. Ecco il millennio dell’infinito: Cristo ha vinto. Le sue risate di vittoria riecheggiano nello spazio introverso, tra le mura dell’interminabile prigione, l’amara conquista di specchi e di vite replicate sino all’uno finale, dove non resterà altro che non somigli a se stesso, fino ad annullarsi. Assoggettando tutti gli elementi in un grido disperato di morte, re infelice e vittorioso che tutto ha conquistato, niente ha avuto. La mensa è vasta quanto l’universo fino ai suoi limiti. La mensa è l’universo, che sembra dilatarsi nell’immortalità immorale, a prezzo dell’anima. E all’estremo, finirà nel silenzio di conquiste e mattanze lontane di mondi ancora ignari.