Angela Cicolari – Religione
Se Dio si vuole suicidare, ahimè, non si può fermare.
Se Dio si vuole suicidare, ahimè, non si può fermare.
Nelle profondità della vita, il Signore sa guidarci sempre.
Se il naufrago cerca l’isola, l’isola appare.
Il sesto giorno Dio creò l’uomo a sua immagine, poi Dio il Signore disse: Non è bene che l’uomo sia solo; io gli farò un aiuto che sia adatto a lui. Allora Dio il Signore fece cadere un profondo sonno sull’uomo, che si addormentò; prese una delle costole di lui e con la costola che aveva tolto all’uomo, formò la donna. (Genesi).Il settimo giorno Dio compì l’opera e si riposò con un profondo sonno ristoratore. Mentre Dio dormiva, il Maligno, per fargli un dispetto, fece una grande quantità di cloni della donna. Per questo chi ha la fortuna di avere per compagna una donna creata da Dio ha una vita serena e felice, piena di gioie; chi invece ha la sfortuna di avere una donna clonata dal Maligno, avrà una vita infernale, piena di dolori e disgrazie.
La cosa più disgustosa del mondo è usare la vita, o la morte, di altre persone, come fossero pupazzi, per dimostrare le proprie teorie.
Intendere cosa sia Dio è impresa superiore all’uomo e al suo intelletto.
Ogni argomentazione dovrebbe essere ascoltata, e prima di vederla come ostacolo al futuro, tacciando lo scrittore di essere satana, l’autorità suprema dovrebbe forse considerare il fatto che ad un grande male ne consegue sempre un altro. Il destino sceglie qual è la strada migliore, imparziale perché conosce ogni cosa e sa distinguere sempre la scorrettezza che vuole sostituirsi all’onestà, cercando di inoculare alla giustizia la sconvenienza con l’organo genitale di Dio, il serpente bianco, la siringa, anche senza bisogno di muoversi, per portare la morte del bene e ingravidare in questo modo le sue seguaci, anche quelle sterili, costruendo la carne con il massacro dell’innocenza. Lo scopo è interpretarla come la vede Dio, perderla nell’oscena spirale considerandola una minaccia al suo male e prevaricazione. Salvare i figli divini e farabutti per scambiarli col bene, invidiando il talento e l’intelligenza che non appartiene ai suoi, facendoli apparire come non sono. Si segue una strada già tracciata su una nave, il Mondo, che trascina tutto con sé. Illudendo, coprendo un fondamentale errore di calcolo che tuttavia resta, di una entità che crede di fare tutto giusto nel suo piano di dominio, conquista, conversione o morte, ma che in realtà fa acqua da tutte le parti.