Angela Cicolari – Stati d’Animo
Il tuo odio che cade come scrosci dal cielo, non mi sembra potere, ma un surrogato di vita arbitrario e prepotente, istinto feroce, ipocrita e subdolo di costruttori di vita, sulle perenni rovine altrui.
Il tuo odio che cade come scrosci dal cielo, non mi sembra potere, ma un surrogato di vita arbitrario e prepotente, istinto feroce, ipocrita e subdolo di costruttori di vita, sulle perenni rovine altrui.
Mi vesto di quelle che vengono definite stranezze. Ho le cerniere in pieno volto per aprire e chiudere sorrisi. Ho i lacci di un corsetto costrittivo sempre ben stringati sul petto per non lasciar uscire cuore a sproposito. Il mio cuore è a sproposito. È uno sproposito spropositato. Sproporzionato, sprangato e con la chiave lasciata da dentro, nella serratura, per impedire ogni tipo di incursione maldestra. Verresti mai a rubare a casa del ladro? E se il padrone di casa avesse saputo a che ora fosse arrivato il ladro, avrebbe lasciato l’uscio di casa incustodito? E non prendiamocela col ladro, ma col padrone! Ho le cerniere che vogliono essere oleate. Ho i nodi nel lacci.
Ogni persona ha un limite, ecco perché molte persone hanno il cervello limitato.
Se fare l’impossibile è difficile, si può sempre sognarlo ad occhi aperti già realizzato. Addormentarsi pensando a cosa e a chi ci rende felici avvolge l’anima in un abbraccio di gioia.
A volte abbiamo intenzione di recarci in un luogo, ma la mente ci porta in un altro.
Solo quando un sentimento ti morirà dentro definitivamente (e non significa smetterlo di provarlo) potrai ritrovare la serenità. Il problema è che non sai quanto durerà quel male che ti porti dentro. Ricomincerò più forte di prima. Un giorno.
Quante volte ho smesso di sorridere per persone che non si erano mai fatte il minimo pensiero delle mie lacrime, dei miei dolori. Troppe ed è proprio questo “troppo” che mi porta oggi a vivere valutando in modo diverso molte cose e molte persone.