Angela Mori – Stati d’Animo
Profumava di primavera ma piangeva come in autunno il cielo.
Profumava di primavera ma piangeva come in autunno il cielo.
Un nuovo anno ci sembra nuovo solo perché non lo conosciamo ancora.
Diventi forte quando sai che esisti solo tu per amarti.
Oggi, mi taglio. Mi taglio fuori dal mondo, mi costringo in un angolo, senza fiatare, sennò le prendo. Oggi, mi taglio con una forbice a zig-zag e ghirigori e mi faccio venire i brividi quando le due lame non mi prendono bene la pelle e vanno di liscio, masticando appena e non tranciando di netto. Nell’ampiezza d’angolo della forbice aperta, ci sta tutta la mia ansia, l’attesa di uno “zac” che vibra nell’aria e che mi fa male ancor prima di farmene davvero; nella forbice chiusa, ci sto io, stretta, stretta, senza respiro, incastrata. Forbici in mano a sadiche Parche che tessono e recidono i fili del mio destino.
Chiariamo il concetto: essere romantici, premurosi, gelosi, non significa essere “fessi”, ma innamorati. E credimi c’è una gran bella differenza.
Dov’era quel silenzio che accompagnava la mia anima, che faceva tacere il mondo? Dove si sarà nascosto? Lo cerco e non lo trovo, c’è un gran rumore dentro e fuori che mi fa impazzire. Voglio il mio silenzio, voglio l’amore che lo teneva vivo.
Preferisco chi mi sottovaluta a chi mi sopravvaluta! Meglio risultare una sorpresa che una delusione.