Angela Randisi – Vita
Le nostre scelte sono le chiavi del nostro domani.
Le nostre scelte sono le chiavi del nostro domani.
Quando ti capita di vedere una persona che non incontri da bel po di tempo hai sempre un sacco di cose da direma non sai mai da dove iniziare. Poi lasci far parlare a terzi persone e il tempo score e cosi nel tempo ricorrente alla medesima situazione lanci sguardi sorridenti per far sorridere altrettanto la persona che vorresti far accendere il sorriso sul suo volto. Ma il tempo score molto rapidamente, facendoti capire che anche se il tempo c’era non e mai abbastanza per raccontare un qualcosa di cosi tanto immenso e complicato come lo strano percorso che ci fa proseguire la nostra vita.
Le infinite vie del vivere han tutte lo stesso senso di marcia, anche quelle che appaion in salita ci condurranno sempre e solo allo stesso mare.
Nella vita abbiamo tutti un compito, anche se piccolissimo, anche se ci sembra insignificante ma lo abbiamo perché noi siamo nati per portare un qualcosa. Non esiste ne inferno né paradiso, esiste l’essere e noi lo siamo. È difficile da spiegare ma bisogna vivere per arrivare al sapere. Io finché potrò vivrò per affrontare la mia più grande avventura “il non vivere più nell’essere” poi mi trasformerò in una nuvola rosa e porterò un pizzico di serenità dove deciderò di andare.
La vita umana è come un pendolo che oscilla incessantemente fra noia e dolore, con intervalli fugaci, e per di più illusori, di piacere e gioia.
L’unica certezza è il dubbio.Il dubbio è il confine tra ciò che è reale è ciò che è surreale.La vita senza dubbio è come un fiore senza petali.
Veniamo al mondo piangendo. Il nostro primo approccio con la realtà sono le lacrime, la prima sensazione che proviamo è il dolore. Quasi come un presagio, un avvertimento che tutta la nostra vita girerà intorno a vari dolori. Dal momento in cui tagliamo il cordone ombelicale inizia la nostra ricerca, volta a qualcuno che possa darci di nuovo quella sensazione di pace, ti tranquillità, nel grembo materno. Qualcuno che ci faccia provare quel nodo allo stomaco quando è lontano, e stavolta non parlo dell’ombelico. Qualcuno che possa essere un sollievo in mezzo al dolore. Passiamo la vita nella ricerca di qualcosa, senza renderci conto, che forse, quel qualcosa non esiste.