Angela Vece – Vita
I limiti sono congetture mentali delle nostre insicurezze, impossibile è soltanto una parola.
I limiti sono congetture mentali delle nostre insicurezze, impossibile è soltanto una parola.
Corro, l’ho sempre fatto, ho sempre scelto liberamente il motivo per cui valga veramente la pena di correre, non mi sono mai pentito della corsa fatta, perché correre dietro un attimo è un attimo di felicita. Correre dietro la felicità è un rischio, i rischi sono vita.
Dalle prigioni della vita ne può uscire solo chi ha una libertà interiore.
Il diritto alla esistenza è il primo inviolabile diritto di ogni uomo.
Arriva il giorno in cui ti accorgi che un po’ alla volta ti hanno derubato, hanno portato via pezzettini di te senza nemmeno che te ne accorgessi e ciò che è rimasto non ti somiglia lontanamente ma è esattamente come ti volevano. È quello l’esatto momento in cui realizzi che ti possono strappare tutto ma non l’anima ed è proprio da li che devi ricominciare per rimpossessarti di chi eri e chi sei veramente. Riconquistare la dignità e il rispetto di te stesso per poterti guardare allo specchio dritto negli occhi ogni mattina.
Punta ad un sogno e inseguilo, quanto più grande è, più bello sarà viverlo! Punta ad una stella e seguila, seguila anche se brilla poco e non fartela scappare, serve calma, serve decisione, serve serenità. Cerca di mantenere sempre questi tre valori e non smettere mai di perderla di vista e quando sarai abbastanza in alto riuscirai ad acchiapparla! Non ascoltare le persone o gli amici che proveranno a dire cosa sarà giusto o meglio per te, di te non sanno niente e se anche solo sapessero qualcosa non si azzarderebbero neanche di mettersi tra te e la sua scia, punta ad un sogno e seguilo, ovunque. Anche nel più profondo degli abissi, ogni ostacolo ti renderà più forte e la forza che accumulerai man mano ti sarà utile per raggiungere la porta che hai sempre voluto vedere! Vivi e sogna, da solo, in compagnia si allungherebbe solo la strada e prima o poi ti perderai!
Tra le paludi, dove il pantano disorienta e l’ignoto domina il sentiero scelto, miscelando confuse e caotiche impronte, il cammino si fa più faticoso sui saliscendi del quotidiano.Avvolto dalle nebbie il “Nulla” impera, all’occhio incompleto del frenetico mortale, ma colui che aspetterà nuova leggera brezza troverà dapprima uno sconosciuto senza nome, ricoperto di mistiche fattezze; ma osservando l’acqua che passa sotto i ponti e ascoltando l’eco del profondo, ritroverà chi regna nel “Esistere”.