Angelica Horus – Stati d’Animo
L’abbraccio, la migliore medicina del cuore.
L’abbraccio, la migliore medicina del cuore.
Avevo ripreso con le mie paranoie, il mio vuoto di sempre quando se ne andava, la costante nostalgia, la gelosia, i pianti. Avrei dovuto spiegargli troppe cose ma non era mai il momento. Così ho lasciato perdere, e ogni volta mi perdevo anch’io e mi sembrava di perdere qualcosa di lui.
L’unica vera libertà che abbiamo è quella di pensare. Eppure, paradossalmente, capita di sentirsi prigionieri di quegli stessi pensieri, generati – in totale libertà – dalla nostra mente.
Io sono una persona sostituta, mai al primo posto. Sempre ho avuto la sensazione e alcune volte, la certezza di essere in secondo, terzo e anche al millesimo posto nella vita degli altri.
Ho pensato al mio risveglio, dal mio abituale limbo, quello cercato a tutti i costi. A tutti i baci, agli sguardi, alla bocca, agli occhi. Ho sentito, a poco a poco, il mio risveglio. E non era tutto così uguale, come nel mio torpore. Quanti occhi, quante bocche, quanti sguardi. Non uno sentito, non uno provato. Era la mia anima che sognava? Era il mio cuore che accendeva il sogno? O forse solo un sogno, che le luci tanto attese dell’alba, portano via. Il mondo che urla. L’amore che vola, su foglie sospinte dal vento. Via, via.
Inizi pensando che c’è sempre tempo, continui nell’attesa di tempi migliori e alla fine non ti rimane altro che il tempo perduto.
Come quando hai paura del buio, ma esci di casa solo durante la notte.