Angelo Cora – Acqua
Non sempre, l’acqua che cade dal cielo si rivela quel fresco piacere da bere.
Non sempre, l’acqua che cade dal cielo si rivela quel fresco piacere da bere.
Non capisco come si possa lavar via come acqua questa pace di te che più…
Quando fai una nuova conoscenza che gl’occhi ti sanno mostrare non aspettarti che possa il tuo cielo cambiare o rossi aquiloni innalzare ma devi solo sperare, che possa le nubi fugare, per far il sole tornare.
A far più male ancora, quando il meriggio avrà finito le ore, non saranno le oscure parole dei nostri nemici più accesi, ma i silenzi dei nostri amici più veri.
Sarà anche dei venti, il mutare sarà del tempo, il passare, sarà anche quel cielo discosto che ha ripudiato, il colore del mare, mi è difficile comunque udire chiamare figlio un cane, quando c’è un bimbo che piange perché gli manca il padre.
Esasperarsi e buttarsi a capofitto in qualche sconosciuto ideale è facile, specie se incerti del nostro reale, tentati di passare per convenienza dalla parte opposta.
È delizioso restare immersi in questa specie di luce liquida che fa di noi degli esseri diversi e sospesi.