Angelo Cora – Stati d’Animo
Quando fai una nuova conoscenza che gl’occhi ti sanno mostrare non aspettarti che possa il tuo cielo cambiare o rossi aquiloni innalzare ma devi solo sperare, che possa le nubi fugare, per far il sole tornare.
Quando fai una nuova conoscenza che gl’occhi ti sanno mostrare non aspettarti che possa il tuo cielo cambiare o rossi aquiloni innalzare ma devi solo sperare, che possa le nubi fugare, per far il sole tornare.
Ho imparato a dare voce a ciò che ho dentro. E a dare un nome a ciò che sento. Ho imparato a leggere l’amore del mondo e la magnificenza della vita. Ho imparato a volare, a danzare tra i miei silenzi e a dare un volto alle mie speranze. Ho imparato che la semplicità è la grandezza della vita.
Mi macina la furia di certe mie notti che colano da un cielo a coprire anche gli astri e non lasciare visione alcuna, se non una mano tesa che cerca di farsi strada. Le ciglia paiono spago e le lacrime, aghi. Un’impuntura inversa che mi lascia scucita anziché intessuta. Senza orlo, sfilata.
Colui che riesce a trasferire in lettere o parole i propri sogni e pensieri, dimenticando la paura di non essere capito o preso in giro, costui è l’assoluto padrone dei suoi sentimenti e delle emozioni proprie.
La sensibilità, le emozioni sono la ricchezza e la bellezza interiore che ti fanno attingere alle meraviglie della vita e non fermarsi alla banalità dell’effimero, certo bisogna vergare il proprio sentire, scalfirlo per poter apprezzare il sapore di ciò che ci circonda.
E arriverà il tempo, e involontariamente aspetterò la pazienza nell’osare.
I pensieri sono animali notturni. Di giorno sonnecchiano o si nascondono ma, quando scende la notte, furtivi si muovono, occupano il territorio, vanno a caccia, ululano e fanno l’amore.