Charles Bukowski – Stati d’Animo
Se mai dovessi parlare di amore e di stelle, uccidetemi.
Se mai dovessi parlare di amore e di stelle, uccidetemi.
Ti adoro notte, in dolce alcova di tormenti accarezzi questo mio silenzio senza promesse.
Non posso cambiare il mondo. Ma posso cambiare il mondo dentro di me.
Non conta urlare a tutto il mondo, il bene che vuoi a qualcuno; l’importante è avvicinarsi a quella persona e sussurargli un timido “ti voglio bene” è più sincero.
Odio le persone che mi dicono “ti conosco”. Non mi conosco nemmeno io, figuratevi voi.
Chissà se sono i dati immagazzinati nel passato a trasformarsi in pensieri e, dove vanno a finire i pensieri quando evaporano dalle pieghe della mente.
Hanno sempre paragonato l’amore ad una favola. Principi che si innamorano di povere contadinelle e vanno a vivere insieme in un castello, felici e contenti. In effetti quando si è innamorati le imperfezioni non le si trova, tutto è perfetto. Ogni singola cosa risulta perfetta. E il dopo a chi lo lasciamo? Quando due innamorati si lasciano, si dividono, qualcuno ha mai parlato del vero finale della “favola”? Quando il “per sempre” si spacca in mille pezzi. Quando inizi a sentire la mancanza della persona che ami. Poi è certo, ogni rapporto finisce per un motivo: magari capita che uno smette di amare l’altro, che non si va più d’accordo. Ma la cosa peggiore, è lasciarsi e continuare ad amarsi, entrambi. Lì è un casino. È un casino perché perdi la ragione, non riesci a realizzare che quella persona non è più tua. Se penso che tutte le cose condivise e fatte insieme, se tutte le notti passate a fare l’amore, a ridere e scherzare, se solo penso che queste cose potrebbe riviverle con qualcun’altra… Fa male. Perché fino al momento della rottura a queste cose non ci pensi. Non pensi che lui potrebbe amare ancora. Non pensi che potrebbe trovare una ragazza più carina di te, con un bel carattere magari. E se poi vanno d’accordo, non pensi che potrebbe succedere quello che capita nella maggior parte dei casi? A tutto questo ci pensi dopo. Ci pensi solo quando sei da solo e ascolti quelle canzoni che ti fanno ricordare lui, e tutte le giornate meravigliose passate insieme. E quante volte riguarderai le vostre foto con le stesse canzoni nelle orecchie. Quante volte morirai di dolore e piangerai in silenzio. Quante volte vedrai tutto buio. Cazzo, poi ti senti vuota, sola! Quando ti metterai nel letto in cui hai passato le notti più belle della tua vita, e non ci saranno le sue braccia ad avvolgerti, quando non sentirai il suo calore e il suo respiro sul collo, in quel momento ti sentirai come morire. Non c’è cura, non c’è via d’uscita Solo l’amore stesso, solo quella persona può curare le ferite e asciugare le lacrime che non arrivano agli occhi, ma che rimangono nel cuore.