Angelo Cora – Stati d’Animo
Nel lungo tepor del’abbraccio, che pelle con pelle scioglieva più non riuscii a capire, dov’era rimasta la mano, che nel nel bagnato pareva.
Nel lungo tepor del’abbraccio, che pelle con pelle scioglieva più non riuscii a capire, dov’era rimasta la mano, che nel nel bagnato pareva.
Sono piccolo, piccolino come una goccia di pioggia che cade dal cielo, ma una gocciolina piena di speranza e gioia di vivere. Chissà un giorno mi mescolo ad un grande oceano e riesco finalmente a portare ottimismo e motivazione per la vita anche a chi di vivere non ha più voglia.
La solitudine è sentirsi a disagio con le persone, non perché le persone sono sbagliate, ma perché lo è chi manifesta nel non accettare gli altri la negazione del proprio non accettarsi.
Solo perché è stato amore sempre appare malinconico il suo sfumare d’intensità… e solo l’idea d’aver sprecato sincere emozioni indolenzisce il cuore.
Mi fanno letteralmente perdere la testa quelle persone piene di se, che vivono sottosopra, con l’anima ingorda di emozioni e che si presentano con un mazzo di sogni.
È un cicaleccio di spie la mia notte, porta il segno dell’allarme.
Camminando lungo la spiaggia lascio le mie impronte, il mio segno, voglio che il mare senta che sono viva, piena di sogni, piena d’amore. Solo così camminando a piedi nudi, i miei pensieri volano, prendono forma e solo in questo modo posso esprimere tutto quello che ho dentro di me. Solo così il mio cuore e la mia anima sono liberi.