Angelo Gabriele Mazzolla – Felicità
La solitudine è necessaria quanto la felicità. La prima è un intimo dialogo con il proprio io; la seconda non è altro che una riflessione della prima: Io scelgo, nella mia solitudine, di essere felice a modo mio.
La solitudine è necessaria quanto la felicità. La prima è un intimo dialogo con il proprio io; la seconda non è altro che una riflessione della prima: Io scelgo, nella mia solitudine, di essere felice a modo mio.
Il cammino verso la felicità è duro da raggiungere, ma con pazienza si arriverà a sorridere, dopo aver lottato.
Il sole splende “pallido”, intermittente, evanescente frai i meandri di nubi vaporose, ma ce la mette tutta per brillare in ogni modo. L’aria è dolce e sento lo stessa frenetica magia di quando da bambino correvo a più non posso per il semplice gusto di sentire l’eternità pervadermi con il sorriso colmo di felicità!
La felicità non è una causa, ma una pausa.
Ci sono certi sguardi di donna che l’uomo amante non scambierebbe con l’intero possesso del corpo di lei. Chi non ha veduto accendersi in un occhio limpido il fulgore della prima tenerezza, non sa la più alte delle felicità umane…
La felicità non è possedere uno smartphone nuovo o una macchina sportiva né tanto meno conoscere l’amore della propria vita. Dobbiamo metterci bene in testa che la felicità non è data dal denaro, non è legata a oggetti e non deve in alcun modo dipendere dalle altre persone. Siamo liberi di essere felici in qualunque momento, in qualsiasi situazione se davvero lo desideriamo attraverso pochi gesti, poche parole e affidandosi a noi stessi e alle nostre sensazioni.
Non pensa il cuor, quel che dice la mente.