Angelo Ganesha – Anima
Forte quanto fragile.
Forte quanto fragile.
Puoi dirmi tutte le belle parole che vuoi. Ma se non parli col cuore non mi entra nell’anima.
Quello che senti dentro. Solo alla tua anima è data la conoscenza. Gli altri possono…
Il sogno: linfa nelle vene dell’anima.
L’amore non è un traguardo, è un cammino in continua salita verso l’alta montagna. Si potrà arrivare a toccare il cielo, terso, limpido o il precipizio, il baratro, l’abisso. L’odio e l’amore sono fratelli siamesi, bisogna avere il coraggio di separarli e renderli indipendenti.
Quando gli opposti s’incontrano, l’anima è in sintonia con tutto ciò che la circonda: di colpo, senza saperlo, il mondo degli oggetti si è unito a noi, facciamo incontri inimmaginabili, avvertiamo profumi, sensazioni; l’esterno si collega alla nostra interiorità. La felicità trabocca dall’anima e si riversa su tutto ciò che c’è intorno.
L’anima, se ne rimane ingessata come una pannocchia verde, per anni, tra strutture e sovrastrutture di false considerazioni e obbligo di buona creanza. Poi ami. E quel reticolato si disfa. Viene fuori l’essenza. Il prototipo dell’anima che avrai. Rinasce ancora una volta, candida come un giglio al suo sbocciare, cristallina come rugiada accomodata sull’erba. Nell’istante esatto in cui viene alla luce, accade un imprinting. L’essere che ha facilitato quel fiorire, diventa unico. Irripetibile. Mai più accadrà simile armonia.