Angiolina Rosaria – Accontentarsi
Facciamocene una ragione, non possiamo piacere a tutti. Ma a pensarci bene, a “quei tutti” dico: neanche voi piacete a noi e per questo fatevene, anche voi, una ragione.
Facciamocene una ragione, non possiamo piacere a tutti. Ma a pensarci bene, a “quei tutti” dico: neanche voi piacete a noi e per questo fatevene, anche voi, una ragione.
Quando scrivo dei versi e come se annegassi nel lago della mie mente, e prima…
Lo sò, fare il cetriolo non è il massimo… ma a volte è meglio che fare l’ortolano!
Quello che mi manca… tu non puoi darmelo.Quello che cerchi… io non ce l’ho.Mi chiedo perché ci siamo “incontrati”… così incompleti, noi.
Accontentati di quello che la vita ti ha dato, sarai il più felice degli uomini.
Non mi faccio facilmente ingannare, magari la troppa voglia di essere felice può portarmi la paura dell’opposto, di rovinare la felicità con la tristezza, magari non riuscivo a vedere gli altri felici perché anche io non ero felice e dentro di me albergava un sentimento strano, un sentimento che molti di noi chiamano “invidia”,e comunque sono i piccoli gesti a rendermi felice. La felicità non è lontanissima e nemmeno dietro l’angolo, è semplicemente come un fiore… devo saperla coltivare altrimenti il fiore marcisce, posso rubare solo alcuni istanti, ma poi torna tutto come prima. Ricordando che: la felicità non si cerca, si Quindi arriva quando meno me lo aspetto! Inizio ad essere felice già da adesso, Dio dice: “Sii grato, a fin che io ti dia più cose per cui esserlo”
Un ricco chiese ad un modesto operaio il segreto del suo infallibile matrimonio: “Cosa ti lega cosi lealmente alla donna che ami senza mai tradirla?” Io non sono capace di amare la stessa donna più di un anno, necessito cambiare “! Il modesto operaio replicò al ricco:” Mia moglie in tutti questi anni non è stata mai la stessa, il tempo modella il suo corpo, trasforma la sua voce, colora i suoi capelli. Essere in sua compagnia è come essere in compagnia di tante donne con un fisico diverso, senza mai tradirla, ma ammirandone la sua trasformazione. “Tu quante donne hai visto in vita tua?”, concluse il modesto operaio al ricco.