Paola Melone – Anima
Nella vita non è difficile esserci… è trovarsi.
Nella vita non è difficile esserci… è trovarsi.
Vivere in superficie è apparire e chi appare non è. Chi traccia dei solchi, chi scava nell’intimo della propria anima e riesce a toccarla, a graffiarla, ad accarezzarla e riportarla alla luce, non appare, ma è.
L’olfatto è il senso dei ricordi, l’odore fa riaffiorare nella memoria persone che ci sono rimaste dentro, che abbiamo respirato a pieni polmoni, a mente aperta e con il cuore in mano.
Spesso è talmente forte il timoreche le persone a cui teniamo ci deludanoche preferiamo allontanarlediventando i fautori della nostra delusione.
Ho guardato il cielo quando raschiavo il fondo, ho baciato il sole quando il buio era profondo, ho amato quando non ero amato, ho parlato quando eri silenziosa.Ora sono in cima, ho piena luce e il sole scalda il nostro amore, parlando per noi.
Ovunque, coltri dense inibiscono la più flebile fiammella.Abbraccia il bene ora per essere baciata poi.
In fondo non c’è luce, in fondo non c’è uscita, in fondo non c’è niente… Solo te e il silenzio infinito della tua mente.
La voce del risveglio risuona quando non è più la mente a disturbare, ma l’anima a disturbare nostra mente…
Anche le papere vanno dai dentistiEbbene si! Oggi la papera si è seduta sulla poltrona di un dentista.È stata coraggiosa, ha minacciato di picchiarlo ma poi si è fatta curare.Un piccolo passo per la papera. Un grande passo per l’umanità.
Mi manca non solo la generosità di amare qualsiasi cosa, mi manca anche la generosità di superare qualsiasi cosa. Ho provato con tutte le mie forze di convincere me stesso che solo quello che ammiro mi innalza, ma non posso fingere di non vedere, né sentire. E per tacere mi servirebbe una forza che non ho, o una indifferenza che spero di non averla mai.
Hai convinto la mia anima a posare nuda per te, come un sortilegio consapevole, senza vergogna, tanto da baciare il quadro che non hai mai dipinto.Io ce l’ho appeso dentro. È incompiuto ma ti sorride.
Schiavi dell’emozioni, eppure diciamo che siamo liberi…
Sai Dio… volevo parlarti di questa vita, di come l’ho vissuta, di cosa ho visto. Ho imparato che hai creato un mondo perfetto, dove tutto è armonia e pace, in equilibrio…Poi hai creato l’uomo, l’unico essere in grado di distruggere tutto.Sorge spontanea una domanda: perché?È una prova? È uno scherzo? Oppure sei un padre birbone che ci lascia liberi di sfasciare tutto in giardino?Tutto era perfetto senza di noi, gli animali, gli alberi, i frutti, gli oceani, il sole, le stelle… e poi noi… che inquiniamo, ammazziamo, distruggiamo… perché Padre?Noi… e le zanzare… perché Padre?
Non erano gli altri che non capivano, ero io che non parlavo la loro lingua. Parlavano di guerra, di potere, di denaro. Io parlavo d’amore, di gioia, di Dio.
Quando il corpo muore, l’anima continua per l’eternità… i cinque sensi fanno funzionare bene il corpo, l’anima l’umanità.
Grida la grandezza di un uomo, chi prima ascolta il suo cuore e dopo la mente.
Ma quante volte mi toccherà rinascere per capire tutto… per trovarti… per amarti?