Anna Bellinghieri – Acqua
L’acqua chiara rende pure le nostre anime, l’acqua torbida le imputridisce.
L’acqua chiara rende pure le nostre anime, l’acqua torbida le imputridisce.
Dove c’è il mare dove c’è tranquillità, dove c’è silenzio io ritrovo quello che non ho.
L’acqua sui tetti riempie i vuoti della notte, e il buio non fa più paura.
Felicità è sentirsi il cuore che canta, anche quando non hai voce.
Se la madre è nevrotica, la figlia sarà isterica.
Voi amate il mare, capitano? – Si! L’amo! Il mare è tutto. Copre i sette decimi del globo terrestre; il suo respiro è puro e sano; è l’immenso deserto in cui l’uomo non è mai solo, poiché sente fremere la vita accanto a sé. Il mare non è altro che il veicolo di un’esistenza straordinaria e prodigiosa; non è che movimento e amore, è l’infinito vivente, come ha detto uno dei vostri poeti. Infatti, signor professore, la natura vi si manifesta con i suoi tre regni: minerale, vegetale, animale. Quest’ultimo vi è largamente rappresentato da quattro gruppi di zoofiti, da tre classi di articolati, da cinque classi di molluschi, da tre di vertebrati, dai mammiferi, dai rettili e dalle innumerevoli legioni di pesci, che contano oltre tredicimila specie, di cui un decimo soltanto appartiene all’acqua dolce. Il mare è il grande serbatoio della natura, è dal mare che il globo è, per così dire, incominciato, e chissà che non finisca in lui. Ivi è la calma suprema. Il mare non appartiene ai despoti. Alla sua superficie essi possono ancora esercitare diritti iniqui e battersi, divorarsi, recarvi tutti gli orrori della terra; ma trenta piedi sotto il suo livello, il loro potere cessa, la loro influenza si estingue, tutta la loro potenza svanisce! Ah! signore, vivete, vivete nel seno del mare! Qui soltanto è indipendenza, qui non riconosco padroni, qui sono libero!
Ho paura ad aspettare, perché a volte, i sapori delle cose possono ritornare, così ho iniziato a fumare. Ma non è una soluzione vantaggiosa.