Anna De Santis – Comportamento
Non c’è giustificazione che ci possa giustificare del nostro malfare.
Non c’è giustificazione che ci possa giustificare del nostro malfare.
E un rumore il cervello spacca, chi non combatte schiatta ed una voce urla: “Scappa, scappa!”. Ma io non voglio, dalle paure mi spoglio perché un giorno se avrò un figlio mi guardi con orgoglio. Credimi rido in faccia ai demoni, ma canto sotto il fuoco del nemico.
Capita di parlare con persone adulte, mature, e di sentire discorsi che neanche un bambino…
C’è chi ce la mette tutta per rendermi insicuro e ci riuscirebbe pure, se non avessi già una scarsissima fiducia in me stesso.
Non sono cattiva o presuntuosa, ho solo perso la voglia di inseguire e la pazienza…
Molte persone credono che “Non perdonare” sia portare, covare e provare rancore e odio verso qualcuno. Non credo che sia così. Personalmente… Ho ricevuto male, come molti di voi. Ho affrontato e anche perdonato in alcuni casi dove ho visto un sincero pentimento e l’ammissione sincera di aver commesso un errore. Ma non so perdonare laddove vedo che si sorride di fronte al male inflitto, dove volutamente se ne continua a fare… Questo mio “Non perdono” non è odiare quelle persone, ma semplicemente scegliere di “Ricordare” chi sono, cosa hanno fatto, il modo che hanno scelto di vivere e di lasciarle alla loro strada. Per come sono fatta io si perdona si, ma non tutto. Il perdono divino non spetta a me; e fin quando sono viva e padrona di me stessa decido io a chi donare il mio perdono e chi lasciar andare.
Comportati da onesto e Dio farà il resto.