Anna De Santis – Dillo in quattro parole
Bellissimo… finalmente sono libera.
Bellissimo… finalmente sono libera.
Civetta è chella ca nu pilo lo fà addeventà nu trave, e tutto te fa crede senza prove.
Mesi due di buio.
In una camera d’ospedale… quando una notte diventa lunghissima accanto ad un genitore che soffre e tu non puoi far niente e te lo vedi morire… è una lunga agonia e pensi mille cose, ti vengono in mente ricordi che avevi dimenticato e tutto l’amore che c’è stato… ma ora in quel letto c’è un bambino che deve essere accudito come l’ha fatto per te un tempo… e senti il suo lamento in ogni movimento…
L’amore non ti vede… ti sente.
La cattiveria non finirà mai di partorire.
In morte di mio padre…il dolore come dici tu divora ed è difficile da gestire ti tormenta ma ti alimenta, ti fa diventare maturo ed a volte ti fa impazzire, il dolore è una bestia che a morsi ti toglie pezzi del tuo cuore, eppure è piacevole a volte da combattere senza poi morire… la vita ti riserva il tutto e niente e non riesci a capire, ma quel dolore sordo che ti avvolge dentro ti stravolge ancora e non ti dà un momento serve a tenerti vivo, è qui lo sento…