Anna De Santis – Figli e bambini
Alla domanda del giudice minorile: “signora come vuole che sia suo figlio?” Risposi: “non ha importanza, basta che faccia presto, perché mi sta aspettando”. Dopo tre mesi sono partita per Santiago del Cile.
Alla domanda del giudice minorile: “signora come vuole che sia suo figlio?” Risposi: “non ha importanza, basta che faccia presto, perché mi sta aspettando”. Dopo tre mesi sono partita per Santiago del Cile.
Quando il cuore è in gola e non riesco a dire una parolae davanti ai tuoi occhi ancora sono in condizione di sentirela stessa emozione di quanto per la prima volta ti ho incontratoe solo con un tuo bacio ed una sola carezzami fai perdere il lume e la ragione.
Il piccolo si protende verso di lei grandi occhi sgranati, fiduciosi. La madre lo abbraccia protettiva, mani dolci e ruvide, sguardo avvolgente. Poi volge altrove rughe polverose lo solcano. Guarda il figlio, sorride.
I bambini figlio di notaio, figlio di operaio figlio di imprenditore, figlio di artigiano bimbo diversamente abile, bimbo normale bimbo iperattivo, bimbo tranquillo bimbo benestante, bimbo con scarse risorse il mondo moderno spesso sceglie di imporre delle etichette guardiamoli nel loro splendore, nella luce che donano alla nostra vita, al futuro puro che ci danno e non parleremo con facilità di semplici bambini. Diciamo sempre ai nostri figli: “i bambini sono tutti uguali” e i pregiudizi moriranno.
Genitori, lasciate liberi i vostri figli, lasciateli liberi di scegliere, liberi di crescere. Gli avete dato la vita, ma non per questo avete il diritto di rovinargliela, o di non fargliela vivere come vogliono loro, ognuno di loro appartiene a se stesso, non sono oggetti e non sono di vostra proprietà. Genitori, ascoltate i vostri figli, date loro il buon esempio, ma non fateli diventare il plagio di voi stessi, loro non saranno mai voi e voi non potrete mai essere loro. Genitori, proteggete i vostri figli, ma non rinchiudeteli sotto una campana di vetro, per scoprire il mondo è necessario sperimentare e a volte per maturare occorre errare. Genitori, amate i vostri figli e accettateli, per quello che sono.
Un bambino era come una rivoluzione, pensò Grigorij: potevi dargli la vita, ma non controllare come sarebbe andata a finire.
Le delusioni della vita dovrebbero essere stimoli per fare sempre meglio.