Anna De Santis – Morte
Vorrei morire dopo aver pareggiato i conti su quel che ho dato e quel che ho ricevuto.Tanto ho dato siatene certi, ed ancora poco avuto.
Vorrei morire dopo aver pareggiato i conti su quel che ho dato e quel che ho ricevuto.Tanto ho dato siatene certi, ed ancora poco avuto.
Tornare indietro sui tuoi passi, è cosa difficilissima, si può sempre provare, ma quando la distruzione è totale più ci pensi e più stai male, com’è difficile ammettere i propri errori.
Fai calmare le onde del tuo mare… potrei affogaremi distrugge questo andare e poi tornaresul mi cuoreed i giorni passeranno tra tempeste e relativa calmatra sole che mi regalerà brillantie pioggia che confonderà i miei piantima lacrime alimenteranno il salequello del mio mareche sempre mi consolasempre non mi lascia solaanche se per un attimo tu tornerai a bagnarmie dovrò aspettareè l’unica cosa che nella vita mi consola.
Non voglio raggiungere l’immortalità attraverso le mie opere; voglio raggiungerla vivendo per sempre. Non mi interessa vivere nel cuore degli americani; preferisco vivere nel mio appartamento.
Si vive d’intenti, ma si crepa di stenti.
Ero convinto che il tuo hotel di New York fosse il Chelsea, nella ventitreesima, e non il St. Moritz. Il Chelsea è stato costruito nel 1833, lo so perché molte stars ci hanno passato le ultime ore della loro vita. Sid, il vizioso dei Sex pistols, lì dentro ci ha accoltellato la sua ragazza Nancy. Come minimo questo fatto è – veramente – eccentrico. Io e il mio compagno Joe andiamo ogni tanto a ‘verificare’ il Chelsea, ma poi è sempre una delusione e non ci uccide mai nessuno. Così finisce che andiamo al YMCA.
La morte… non è altro che un passaggio veloce fra due vite!