Anna Falchi – Ipse dixit
A cena? Con Pecoraro Scanio.
A cena? Con Pecoraro Scanio.
Il discorso sull’odio ci può stare. Ma dalle nostre parti la questione è diversa: nessuno odia Berlusconi, al massimo ci sta sui coglioni.
Se fossi uno studente me ne andrei anch’io all’estero.
Il gran segreto di chi non ama fare figuracce è quello di non copiare le frasi degli altri… e soprattutto senza modificarle, neppure nei puntini… di sospensione…
La nostra popolarità è al 72%.
Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand’ero ministro dell’Interno. In primo luogo, lasciare perdere gli studenti dei licei, perché pensi a cosa succederebbe se un ragazzino rimanesse ucciso o gravemente ferito… Lasciarli fare (gli universitari, ndr). Ritirare le forze di Polizia dalle strade e dalle Università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di Polizia e Carabinieri. Nel senso che le forze dell’ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano. Soprattutto i docenti. Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì… questa è la ricetta democratica: spegnere la fiamma prima che divampi l’incendio.
Non c’è meritocrazia in Italia, non c’è la possibilità di riscattarsi.