Anna Maria D’Alò – Abitudine
Quando l’uomo finisce di stupirsi, la sua vita è diventata abitudine.
Quando l’uomo finisce di stupirsi, la sua vita è diventata abitudine.
Vivere l’imperfezione è mostrare la propria pelle, mascherarsi con la perfezione è come indossare l’abito di nozze che ti appartiene solo un giorno.
Ogni piccola trasgressione impunita trasmette un segnale negativo che gli altri inevitabilmente finiscono per cogliere e utilizzare.
Il corpo è l’involucro dell’anima, l’anima è la voce del corpo.
Spesso la semplicità risulta più complessa della difficoltà, perché nella prima ti adagi, nella seconda ti addentri.
L’arte si tinge dei colori dei minerali per essere diaspro, quarzo, lapislazzuli; dei colori dei fiori per essere rosa, tulipano, farfalla; dei colori della natura per essere viva nella natura.
Un giorno caddero dal cielo numerose stelle e dispersero i loro frammenti sul mare, sulla terra, ovunque, fu allora che il mare non finì mai di brillare sotto il sole e la luna; la terra si ornò di pietre preziose e diamanti, l’uomo inseguì la luce che ovunque splendeva, la raccolse ma scivolò dalle mani e da quel momento la insegue ancora sperando di possederla, solo quando vede una stella cadere, la raggiunge e il desiderio diventa realtà.