Anna Maria D’Alò – Arte
L’arte prende in prestito i colori e le forme dalla natura e stupisce l’occhio che guarda dall’originale la sua copia creata.
L’arte prende in prestito i colori e le forme dalla natura e stupisce l’occhio che guarda dall’originale la sua copia creata.
Chi è innamorato di se stesso, allontana chi lo ama troppo, perché è geloso di se stesso.
La nostra arte non deve rispettare altri limiti se non quelli naturali, geografici e divini.
Il freddo gela i miei pensieri nel profondo ma le parole scaldano l’anima di un sognatore che crede ancora in un canto leggero che porta la speranza a chi l’ha persa, schiavi di un tramonto fatto di colori inventati dal celo che sussurra la musica come fosse creata dall’immaginazione della gente che cammina lungo la strada guardando in alto e chiedendosi come sarà il giorno successivo e gli anni a venire.
Incontrarsi è incrociare gli occhi dell’anima prima dello sguardo dei volti.
Lo spettatore che accoglie l’euritmia solo come godimento artistico, non ha affatto bisogno di conoscerne le leggi, come non è necessario conoscere contrappunto o armonia o altre teorie musicali per godere la musica. Ciò è ovvio per il godimento artistico di ogni arte, poiché è insito nella natura umana che l’uomo sanamente dotato possieda a priori quelle facoltà artistiche necessarie per accogliere l’arte che, in quanto arte, agisce per forza propria.Chi però, eseguendo l’euritmia, ha il compito di porla dinanzi al mondo, deve penetrarne l’essenza, come il musicista, il pittore, lo scultore devono penetrare nell’essenza della propria arte.Nel nostro caso, se si vuole penetrare nell’essenza dell’euritmia bisogna approfondire l’essere dell’uomo…
L’arte è lo specchio dell’artista che riflette la sua anima smarrita nei labirinti del suo genio.