Anna Maria D’Alò – Arte
L’artista lascia sempre la sua inquietudine o la sua luce in ciò che crea.
L’artista lascia sempre la sua inquietudine o la sua luce in ciò che crea.
L’arte oltrepassa i limiti nei quali il tempo vorrebbe comprimerla, e indica il contenuto del…
Se si parla di pittura sono d’obbligo Magritte, Permeke e, subordinatamente, Topor. Da evitare Picasso, e persino Pollok, forse anche Rauschenberg e Wahrol. Ammessi invece Kandinsky e Klee; semmai un patetico ricordo di Cy Twombly del periodo romano. Ottimo è, per l’Ottocento, confessare un debole per De Nittis e Boldini, persino per Michetti, e ovviamente per Fattori. Si va sempre bene ora con Boccioni, Balla, il primo Carrà. Fra gli scultori, con Moore non si sbaglia mai; glissare su Manzù e semmai ostentare una qualche nostalgia per Medardo Rosso. Se si parla di musica, evitare gli ovvi entusiasmi per Bach, Beethoven, Mozart; Debussy è sempre ottimamente quotato. Con Mahler si va sul sicuro. Ma Schonberg, la dodecafonia, e persino Nono sono argomenti rischiosi, meglio evitare. Ora si è invece tranquilli con Respighi. All’ovvio Verdi è sempre preferibile Donizetti, se non addirittura Puccini. Con Rossini non si sbaglia mai.
Non possiamo volere il cambiamento se poi aspettiamo che siano solo gli altri a cambiare.
Sogna a colori e spegnerai la tua realtà in bianco e nero.
Dipingere è suscitare amore con l’intensità giusta, molti amano possedere quadri che raffigurano il paradiso,…
L’arte è una bugia che ci fa realizzare la verità.